Domenico di Guzmán,

Il 22 dicembre 1216 papa Onorio III approvò la regola dell'ordine fondato da Domenico di Guzmán, che così l'anno successivo crebbe fino a riuscire ad inviare monaci nei principali centri europei, primi fra i quali Bologna e Parigi, città popolose e sedi di università.

Domenico giunse a Bologna nel gennaio del 1218, stabilendosi insieme ai suoi monaci nel convento di una chiesa che allora era fuori mura, dedicata a Santa Maria della Purificazione, nota col nome della Mascarella (ora all'angolo tra via Irnerio e via Mascarella e ricostruita dopo i bombardamenti della seconda guerra mondiale).

Avendo necessità di spazi più ampi, nel 1219 Domenico si stabilì definitivamente nel convento di San Nicolò delle Vigne (lo stesso luogo ove ora sorge la basilica domenicana). Qui (tra il 1220 ed il 1221) San Domenico presiedette personalmente ai primi due capitoli generali destinati a precisare gli elementi fondamentali dell'ordine.
Sempre qui, il 6 agosto 1221, Domenico morì e fu sepolto dietro l'altare di San Nicolò.

A partire dal 1228 la chiesa fu ingrandita con demolizione dell'abside ed ampliamento della navata preesistenti. I lavori di costruzione della nuova basilica furono pressoché terminati nel 1240 con la costruzione di una sobria fronte romanica.

La Basilica di San Domenico, da allora, diventò il prototipo di numerose chiese domenicane nel mondo. La basilica fu consacrata da papa Innocenzo IV il 17 ottobre 1251, esibendo con l'occasione il celebre crocifisso di Giunta Pisano (1250 circa) conservato ancora in basilica.

Più precoce fu l'ampliamento del convento, che tra il 1219 ed il 1243 fu trasformato in un grande complesso conventuale. Nel 1233, mentre i lavori di costruzione della basilica e del convento erano in corso, i resti di Domenico furono collocati in una cassa di cipresso, a sua volta racchiuso in un semplice sarcofago marmoreo, e collocati dietro l'altare di una cappella laterale della navata destra (dove ora sorge la seicentesca Cappella di San Domenico).
L'anno successivo, precisamente Il 13 luglio 1234, Domenico fu canonizzato da papa Gregorio IX. Allo scopo di rendere visibile il sepolcro ai fedeli, accorrenti sempre più numerosi dopo la canonizzazione del santo, nel 1267 i suoi resti furono posti in un monumento più insigne decorato ad opera di Nicola Pisano e dei suoi allievi.

La chiesa subì ulteriori ampliamenti e rimaneggiamenti nei secoli XIV-XVIII, munendosi di cappelle, di un campanile, e accumulando nel tempo una vasta collezione di opere d'arte dei maggiori artisti, fra cui Niccolò dell'Arca, Michelangelo Buonarroti, Filippino Lippi, Guido Reni, Ludovico Carracci e il Guercino.
Nel 1728-1732 Carlo Francesco Dotti conferì all'interno della chiesa l'aspetto barocco attuale. Nel maggio del 1884 papa Leone XIII la elevò alla dignità di basilica minore.